venerdì 9 marzo 2012

Leonardo e l'acqua


 "Quelli che s'innamorano di pratica senza scienza son come il nocchiere, che entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada." 


Imbarcazione a doppio scafo
Lo studio dell'idraulica, e in particolare della navigazione, è uno dei temi presenti nella mostra di Leonardo a Villanova Monteleone; si presume che questa passione sia nata in occasione della sua visita a Milano nel 1482, durante la quale si dedicò all'ampliamento dei navigli, un sistema di canali nato a scopo difensivo, ma che servì anche per l'approvvigionamento d'acqua della città. L'abilità degli ingegneri dell'epoca aveva trasformato un difetto di Milano (la mancanza di un grande fiume navigabile) in un pregio, creando una fitta rete di canali che facilitavano il trasporto delle merci. Leonardo concentrò i suoi studi sulle conche per consentire alle imbarcazioni di superare il dislivello delle acque: sfruttando l'osservazione dei fiumi ricavò teorie innovative sullo scorrimento dell'acqua e sulla sua azione erosiva.
Barca a pale
Nella mostra di Leonardo saranno esposte due macchine realizzate dai fratelli Niccolai secondo il disegno originale: un'imbarcazione a doppio scafo e una barca a pale. La prima è una nave dotata di camere d'aria che consentivano all'imbarcazione di restare a galla in caso di attacco. La seconda, invece, fu l'esito di una ricerca per semplificare e velocizzare la navigazione: la barca a pale è dotata del primo motore marino realizzato in legno. La spinta, conferita da ruote motrici azionate dai vogatori, aumentava la velocità delle pale garantendo ai battelli un movimento più agevole e continuo rispetto ai remi. La riproduzione di questa macchina è stata resa interattiva e nelle sale espositive della mostra di Leonardo potrete ammirarla in azione.




 

1 commento:

  1. Una aggiunta, per la nave a pale, potete guardare il video dedicato alle invenzioni di Francesco di Giorgio Martini (sempre precedenti a quelle di Leonardo):
    http://www.youtube.com/watch?v=HwgzC9ppSLY

    Cordialmente
    M. Masetti

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